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SAP MII e SAP PI negli scenari di integrazione di fabbrica

In questo articolo facciamo una panoramica dei middleware di integratione SAP negli scenari di fabbrica. Lavorando su sistemi SAP avrete sicuramente sentito parlare di SAP XI o Exchange Infrastructure, SAP PI o Process Integration e dell’ultimo nato, SAP MII o Manufaturing Integration and Intelligence. L’utilizzo di questi strumenti dipende dallo scenario e dall’obiettivo che che si vuole ottenere: da un livello molto elevato tutti sembrano supportare scenari di integrazione simili ma nella realt? sono progettati tenendo conto di casi d’uso specifici.  

SAP XI ? la piattaforma tecnologica di information integration nello stack Netweaver server sin dalla versione 2, ? alla base della Service Oriented Architecture dalla versione 7 e SAP PI si puo definire la sua evoluzione funzionale che comprende anche un motore Java dedicato oltre altri componenti.  

SAP Exchange Infrastructure

Quando parliamo di XI o PI stiamo parlando praticamente della stessa cosa, uno visto dal lato tecnologico e sempre presente come integration server nella piattaforma Netweaver mentre l’altro che incorpora componenti piu sofisticate (system landscape directory, integration? repository e integration directory) si estende sul piano funzionale per organizzare al meglio l’integrazione dei sistemi SAP e non SAP nell’intero processo aziendale. ?SAP PI ? un framework di comunicazione?solido ed affidabile basato su elaborazione Java, protocollo HTTP/HTTPS e file XML, un sistema basato su standard aperti e linguaggio XML capace di raggiungere? qualsiasi altro sistema nelle fabbriche tramite gli end point di comunicazione ( i cosiddetti adapter come XLink).? ?

SAP PI ad esempio ? usato nelle grandi industrie che necessitano dell’integrazione di svariati sistemi specializzati o verticali rispetto al business estendendosi sino ai sistemi dei clienti e dei fornitori oltre che su diversi siti produttivi o logistici con i loro particolari sistemi eterogenei (la cosiddetta Process Orchestration).   Si tratta quindi di uno strumento di integrazione dedicato alla comunicazione che non supporta direttamente l’interazione utente e che quindi non pu? essere usato in fabbrica per integrare le persone con i processi o fare analisi e reportistica.

A questo scopo ? stato creato SAP MII, per l’integrazione delle applicazioni di fabbrica in un ambiente decentralizzato sincrono/asincrono che oltre alla messaggistica comprende interfacce utente capaci di usare le funzioni dell’ERP decentrate e pu? integrarle ai dati presenti nella messaggistica in modo complementare ai dati provenienti dai sistemi locali.  SAP PI funzioner? dal lato ERP come istanza centrale della process integration mentre SAP MII come istanza distribuita nella fabbrica.

SAP MII pu? funzionare come client PI o come client ERP diretto , pu? scambiare i dati con i sistemi produttivi e con le interfacce utente bufferizzandoli in code dati locali per resistere a interruzioni della rete, outage dell’ERP o vincoli di larghezza di banda: lavorando in MII infatti non noterete mai rallentamenti o inefficienze per le transazioni di sua competenza.

SAP MII

SAP MII ? quindi un prodotto mirato alle fabbriche e alle esigenze decentrate:

1. fornisce un’interfaccia comune per tutte le operazioni e interfacce agnostiche rispetto ai sistemi sottostanti,

2. pu? supportare scenari di sopravvivenza – business continuity – in cui ? richiesta solo l’interazione con i sistemi di fabbrica e l’immissione dei dati locali.

SAP PI invece si concentra sulle esigenze dei dati globali e sull’integrazione di un pi? ampio spettro di sistemi nell’intero processo aziendale: SAP ERP pu? trasmettere messaggi a PI che a sua volta pu? fornire routing e messaggistica ad altri sistemi oltre che istanze MII remote, questo anche in modo asincrono utilizzando un endpoint HTTP in PI e  Messaging Services su MII.  

Quando usare SAP PI ?

Per tutta la messaggistica aziendale verso sistemi decentrati SAP e non SAP, come spina dorsale dell’architettura orientata ai servizi dell’azienda – SOA – con il beneficio di avere una configurazione centralizzata, completa tracciabilit?, monitoraggio e manutenzione dei messaggi dai siti e oltre che avere un repository dei servizi aziendali e un flusso completo di molteplici standard aperti per l’orchestrazione dei processi, strumenti BPM, comunicazione asincrona.  

Quando usare SAP MII?

Quando abbiamo bisogno in un nostro sito di un ambiente di integrazione per sistemi eterogenei che quindi possa anche essere interattivo, che possa essere composto con i dati inseriti da interfacce utente e sia capace di dialogare con gli impianti cosi da sviluppare applicazioni composite per la produzione e la logistica capaci di interagire con l’ERP  in real time e in store & forward quando la connessione ? inattiva. Si tratta di un sistema che offre connettivit? verso il basso ai sistemi di produzione e logistica e verso l’alto al gestionale aziendale, che ha strumenti di facile utilizzo per acquisire i dati dal campo e dai pi? popolari modelli di messaggistica aziendale, che ? ricco di capacit? analitiche con strumenti di aggregazione e trasformazione dei dati, il suo ambiente di composizione consente di costruire interfacce utente praticamente senza scrivere codice e capaci di dialogare verso i sistema di fabbrica in modo snello e graficamente uniforme. 

 

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SAP WM e Extended Warehouse Management

sap_ewm_1.png

Extended Warehouse Management fà parte della strategia che SAP ha stabilito per l’esecuzione della supply chain, questo significa che SAP svilupperà ed espanderà le funzionalità WMS tramite EWM, il WM standard ECC sarà solo mantenuto, nessuna nuova funzionalità verrà implementata ma continuerà ancora per qualche tempo ad essere un’opzione valida per molti clienti.

SAP EWM offre numerosi vantaggi rispetto ECC WM, supporta più Industries, consente di incorporare nelle attività di magazzino strumenti di best practices del settore come ad es. weight management, cross docking, servizi a valore aggiunto, offre la capacità di gestire grandi volumi di transazioni con tempi più veloci, offre continui miglioramenti per tecnologie all’avanguardia che consentono al business di crescere più velocemente, come ad esempio eliminare i middleware per l’integrazione dei sistemi MFS, eliminare necessità di middleware per fare il voice picking,  sfruttare SAP HANA per innalzare la velocità di elaborazione delle transazioni nel gestire enormi volumi di dati aumentando la capacità di analisi predittiva.

Le funzionalità saranno solo uno dei fattori di decisione per implementare EWM, si può affermare infatti che i DC meno complessi non hanno bisogno di tutte le funzionalità offerte da EWM ma è necessario considerare altri fattori nella decisione come le esigenze della vostra attività nei prossimi anni. Ci sono fattori (acquisizioni di nuovi business o espansione con nuovi clienti) che potrebbero portare a cambiare il modo di lavorare in modo rapido ed efficace. Se avete bisogno di integrare nuova tecnologia nel vostro ambiente quanto dovrete spendere per cambiare? Quanto è il costo per espandere i requirement di oggi e sostenere i nuovi volumi di domani? Tutti questi fattori devono essere considerati da chiunque voglia cambiare o implementare EWM: una prima implementazione di base permette di avere comunque molteplici possibilità di espansione delle funzionalità.

Per chi gia conosce le soluzioni SAP WM, vediamo in poche parole le principali differenze di EWM nel contesto della nostra installazione:

  • Si tratta di un sistema scalabile che può essere stand-alone o integrato, comunica tramite remote function calls (qRFCs) per i movimenti ed i documenti (deliveries, goods movements), usa core interface (CIF) per quanto riguarda i master data.
  • Tutte le funzioni di ingresso e uscita sono condivise con l’ERP e sono gestite tramite documenti interni EWM triggerati su replica degli ordini dell’ERP ( auto creazione consegne configurabile), dalle inbound e outbound delivery vengono create le cosidette Warehouse Request, raggruppate in Wave e basate su Warehouse Task. Tutte le task vengono processate  a seconda delle regole e template impostati nel Warehouse Order Creation diventando Warehouse Order – possono contenere item di piu consegne.
  •  L’interfaccia QM implementata permette l’attivazione di un inspection document in EWM, il QIE innesca la creazione di un lotto di controllo in QM ERP. Il processo di ispezione viene eseguito nel sistema ERP QM. ERP QM rinvia la decisione di utilizzo per la QIE dopo l’ispezione.
  • L’interfaccia PP e la gestione dell’approvvigionamento di produzione funziona come in WM con PSA e CCR per la generazione delle consegne e relative task con aggregazione per PSA, il ricevimento della produzione viene gestito tramite “IDPD – Inbound Delivery from Production” ed è altamente configurabile, prevede la gestione delle nested HU e molte altre funzionalità.

Per chi volesse approfondire tecnicamente l’argomento EWM vi prego di consultare le relative guide nella sezione download.

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SAP S/4 Hana e SAP ERP

In questo breve articolo parliamo di SAP S/4 Hana, chiariamo quali sono i suoi componenti e soprattutto facciamo chiarezza sulle differenze con SAP ERP.

User? le immagini ufficiali delle presentazioni SAP per illustrare le principali caratteristiche cos? da essere veloci ed efficaci…

Innanzi tutto Hana ? la nuova tecnologia database in memory di SAP: Hana ? molto piu di un semplice database in RAM perch? SAP ha racchiuso al suo interno molteplici componenti come un manager di sessione e transazioni, un processore MDX – Multi Dimensional eXpression, un data engine con motore row-based e uno column based, uno strato di persistenza su disco ed un application server ( in Hana sono confluite le tecnologie provenienti da MaxDB LiveCache, Trex, P*Time).

sap_hana.png

Sul database Hana sono stati costruiti nel tempo vari prodotti SAP, sotto una breve storia delle principali innovazioni SAP fino ad Hana ed al suo utilizzo per la piattaforma S/4:

sap_hana_route.png

Per quanto riguarda le differenze di architettura fra S/4 HANA  e quella che poteva essere la classica architettura di SAP ERP chiariamo innanzi tutto che non si tratta completamente di un nuovo prodotto di SAP ma S/4 HANA ? una versione rivista di SAP Business Suite 4 sul nuovo database Hana, in pratica si tratta del proseguo di R/2 e R/3 con l’adattamento alla nuova tecnologia del database in memory Hana (non a caso S/4 dopo R/3 e R/2).
Quindi niente paura per il futuro del linguaggio di programmazione ABAP, ottime notizie per tutti i ABAPers perche “S/4 HANA” puo essere istallato anche solamente su piattaforma ABAP.

Un’altra buona notizia per la maggior parte dei clienti ? che le applicazioni SAP non ECC commerciali (tipo EWM, TM, APO..etc) sono sempre basate sul DB Hana e possono rientrare quindi nel nucleo SAP ERP, questo significa ridurre le esigenze come il numero di server ed i requisiti di middleware.

SAP_Business_Suite_diagram.png
SAP_S4_HANA_diagram.png

S/4 Hana ? stato semplificato molto nel modello dati, il numero delle tabelle ? minore ed ? stata ridotta l’occupazione in memoria attraverso la compressione dei dati. Vedi sotto la riduzione di occupazione in memoria nel modello di S/4 Hana.

sap_bs_to_hana.png

 ll numero di oggetti del livello applicazione ? stato ridotto di tre quarti rispetto a SAP ERP.

sap_objects_hana.png

La struttura dati semantici con i servizi core e la nuova interfaccia SAP Fiori UX per qualsiasi dispositivo (cellulare, desktop, tablet) sono gia comprese in S/4 Hana.

sap_old_vs_new_hana.png
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Accesso mobile a SAP: abilitare SAP Webgui

Visto il crescente numero di dispositivi mobili presente nelle aziende, vi potrebbe fare molto comodo poter accedere da questi dispositivi al vostro sistema SAP:  se non volete accedere a compartimenti stagni, come avviene nelle applicazioni verticali sviluppate con SAP Fiori, ma in modo completo come avviene nell’interfaccia standard SAP – SAPGUI per PC – potete fare riferimento solamente a LiquidUI di Synactive in campo mobile, nessun altro offre una soluzione client completa come la SAPGUI per dispositivi mobili…..

Un buon modo per aggirare questo ostacolo ? usare HTML e la webgui installata di default sul vostro SAP ITS : la webgui altro non ? che la traslazione web della SAPGUI e , anche se si rischia qualche incompatibilit? su alcuni elementi grafici di qualche browser mobile, rappresenta comunque un ottimo punto di partenza per sfruttare appieno tutte le potenzialita di SAP. 

Naturalmente questa possibilit? va attentamente valutata dal lato cyber security: offrire l’accesso dei dipendenti al cuore del vostro sistema gestionale non ? una attivit? da sottovalutare, innanzi tutto non esporrete l’accesso su internet ma solo su VPN aziendale e dovrete mettere in piedi una infrastruttura web sicura, un frontend server in https che agir? come proxy delle connessioni verso SAP oltre che un attento controllo delle credenziali di accesso a quest’ultimo attraverso un sistema di autenticazione a doppio fattore.

Sulla vostra installazione SAP non dovrete fare molto per abilitare la webgui e quindi aprire al mobile il vostro sistema SAP una volta messo in sicurezza l’accesso.

Per prima cosa andremo ad abilitare la webgui, dobbiamo controllare le impostazioni del vostro ICM tramite la tr. “SMICM – ICM configuration and monitoring” assicurandovi che siano popolati i due parametri sotto:

Menu-> Goto -> Parameters ->Display :

  1. icm/server_port_0 PROT=HTTP,PORT=8000
  2. icm/host_name_full <Full Qualified Domain Name>

  Dopodich? dovrete controllare che siano attivati i servizi ICF sotto navigando nell’albero servizi della tr. SICF: per atttivarli baster? cliccare sopra al servizio con il tasto destro e premere attivare.

  1. /default_host/sap/bc/gui/sap/its/webgui
  2. /default_host/sap/public/bc/ur
  3. /default_host/sap/public/bc/its/mimes

  A questo punto per pubblicare i servizi eseguite la tr. SIAC_PUBLISH_ALL_INTERNAL, riceverete un log di attivazione dopo qualche minuto.

Una volta pubblicata la webgui e quindi impostato il FQDN del server e porta di accesso, dovrete configurare appositamente il proxy server https cosi da girare le richieste sicure in https provenienti dal client al vostro server SAP in http e fare forward delle risposte sempre in https verso il client ma in https: l’autenticazione a doppio fattore dovr? agire sul frontend server/proxy, il client si dovr? connettere prima attraverso doppia autenticazione per ottenere l’accesso alla pagina di login di SAP e poi autenticarsi con la sua utenza in SAP.

  Una volta configurato tutto, puntando il browser all’indirizzo che avrete scelto di esporre sulla intranet potrete accedere alla webgui: ricordate che la porta usata sar? anche il numero di istanza del server e relativo servizio che dovrete aver opportunamente mappato nel proxy (istanza 00  porta 8000, istanza 01 porta 8001, istanza 02 porta 8002,ecc….)

https://<Full Qualified Domain Name>:8000/sap/bc/gui/sap/its/webgui

  Nell’immagine sopra potete vedere come viene visualizzata la webgui del ITS 7.40 su un dispositivo Iphone 6: le transazioni a mia disposizione funzionano tutte senza problemi…

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Internet of Things – Matrikon OPC UA

  Visto il grande focus sull’integrazione dell'”internet of things”, scrivo questo articolo con lo scopo di condivedere un video di MatrikonOPC, azienda leader nell’integrazione a livello macchina/PLC: l’offerta si basa sullo standard aperto OPC – Open Platform Communications – che si spera diventi lo standard di fatto nell’intergrazione a livello PLC.

MatrikonOPC fornisce prodotti di connettivit? dati basati sullo standard OPC per i controllori programmabili (PLC) dei produttori piu conosciuti, la sua forza ? quella di potenziare o aprire l’accesso ai dati  sui principali sistemi di automazione integrando la loro connettivit? nativa all’infrastruttura IT esistente usando uno standard aperto e condiviso con una chiara visione di come puo essere fatta un’integrazione verticale di veloce implementazione.

I loro client, server OPC e SDK sono infatti l’ideale per l’integrazione IoT verticale su realta come le fabbriche dove esiste gia un alto grado di automazione: i controllori di processo saranno in grado di condivedere dati provenienti dai piu svariati sensori ed attuatori o dati aggregati sullo stato delle attivit? e del processo.

In questo video vediamo come OPC UA – Unified Architecturepuo inserirsi e trasformare l’infrastruttura IT.